Questa è la segnalazione riguardo alla puzza, fatta alla community di Report, la trasmissione di Rai Tre che si occupa di importanti inchieste, soprattutto in materia ambientale.
TERRA BRUCIATA (e maleodorante!!!)
Dopo il servizio di ieri sui rifiuti nel Casertano, si vuol mettere in evidenza una piaga ancor più grave che sta vivendo la popolazione di questo territorio. Infatti sono piombati nella disperazione più assoluta i cittadini di Orta di Atella e dintorni. Il fenomeno della puzza si intensifica sempre di più e sempre con maggiore frequenza. Si è ormai estesa in tutto il circondario: Frattaminore, Caivano, Sant’Arpino e Succivo i Comuni più colpiti. Ma non mancano segnalazioni da Frattamaggiore, Cardito, Grumo nevano, Gricignano, Cesa ed Aversa.
Ci si chiede com’è possibile che un fenomeno di così vaste proporzioni non venga affrontato con forza e decisione da tutte le istituzioni. Si è ormai diffusa una forte sfiducia nella cittadinanza, che si trova impotente ad assistere ripetutamente alle ordinanze di chiusura Comunali emesse nei confronti dell’opificio ritenuto responsabile di queste emissioni nauseabonde (la Eurocompost), e che puntualmente vengono sospese dal TAR di Napoli.
La Eurocompost è un’azienda che inizialmente si è insediata su un territorio agricolo del Comune di Orta di Atella allo scopo di trasformare le deiezioni animali in compostaggio, destinato poi all’uso in agricoltura. In seguito, la Provincia di Caserta l’ha autorizzata al trattamento dei rifiuti, in particolare alla trasformazione dell’umido in compost biologico. Ed è proprio questo “passaggio” d’attività che dovrebbe essere preso in considerazione dagli inquirenti, poiché la legge dice che un’attività di trasformazione dell’umido si dovrebbe svolgere su un terreno industriale, lontano dal centro abitato. Ma forse questo particolare poteva anche rimanere “passabile” se non fosse per il fatto che l’azienda in questione, grazie alle sue emissioni maleodoranti, tiene sotto scacco una decina di Comuni che contano quasi 200.000 abitanti.
La Eurocompost continua a professarsi innocente asserendo di non essere lei la responsabile di tali emissioni, poiché nella zona sono presenti altre aziende, il CDR di Caivano, oltre che una discarica abusiva. Eppure, molti affermano che durante i periodi in cui l’azienda non era in attività a causa delle ordinanze di chiusura comunali, la puzza non era presente sul territorio.
Vittima o carnefice? Si spera venga fatta chiarezza quanto prima. Resta il fatto che finora sono state emesse tre ordinanze di chiusura da parte del Comune di Orta di Atella nei confronti di questa azienda; quest’ultima è stata anche delegittimata dalla Provincia il 14 ottobre scorso a svolgere la sua attività, perché in contrasto con la legge 152/2006. Ma tutto ciò poco importa ai cittadini: loro rivogliono solo la loro libertà: si dicono ormai condizionati se devono passeggiare all’aria aperta o aprire le finestre delle proprie case. Quando arriva il fetore si assiste ad un coprifuoco improvviso: si svuotano il mercatino rionale e i negozi; persino in chiesa si è impediti di cantar messa: non c’è incenso che tenga a coprire una tale vergogna.
Il TAR ha deciso che il problema non potrà essere discusso in Camera di Consiglio fino al prossimo 22 gennaio: non sarà facile per i cittadini trascorrere un Natale i cui profumi vengano mischiati a questo odore ripugnante che hanno imparato a distinguere bene negli ultimi mesi.
Ed ora??? Si continua a raccogliere firme e a denunciare: ciò che dovrebbe essere un semplice diritto (respirare) è divenuta una lotta senza fine da parte della popolazione… ciò che dovrebbero fare le istituzioni, ossia proteggere i cittadini da questo continuo disagio, lo stanno facendo gruppi di cittadini, formatosi allo scopo di risolvere definitivamente un fenomeno che negli ultimi mesi si è intensificato tantissimo, oltre ad estendersi per un territorio di 8 km.
Speriamo, quindi, che anche la vostra redazione si occupi di quest’annosa questione: attendiamo fiduciosi un’approfondita e dettagliata inchiesta.
'st'Orta va... 